Meloni contro i giudici: il caso Albania e il rischio danno erariale
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La rabbia di Giorgia Meloni: l’ipotesi danno erariale per il “traghetto”

Giorgia Meloni

Il governo di Giorgia Meloni si scontra con la magistratura sul trasferimento dei migranti in Albania. L’opposizione attacca.

Negli ultimi mesi, la strategia del governo di Giorgia Meloni sulla gestione dei migranti ha subito un duro colpo. La decisione della Corte d’Appello di Roma ha sollevato interrogativi sulla legittimità dell’accordo con l’Albania, bloccando la detenzione di 43 migranti nei centri di Gjader e Shengjin. Una sentenza che ha scatenato l’ira di Palazzo Chigi e alimentato un acceso dibattito politico e istituzionale.

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La reazione di Palazzo Chigi: tra stupore e accuse ai giudici

La bocciatura della permanenza dei migranti nei centri albanesi ha colpito il governo, che ha reagito con fermezza. «Non ci fermeremo», assicurano fonti di Palazzo Chigi, esprimendo «grande stupore» per la decisione della magistratura. Giorgia Meloni si è subito schierata in prima linea, denunciando quella che considera una strategia di sabotaggio da parte della magistratura.

Come riportato dal Corriere della Sera e da La Stampa, il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari ha rilanciato l’attacco contro la Corte d’Appello, accusandola di non aver rispettato la sentenza della Cassazione. Secondo il governo, infatti, dovrebbe essere l’esecutivo a individuare i Paesi sicuri per il rimpatrio dei migranti, ma la magistratura continua a esercitare il suo potere discrezionale. Un atteggiamento che, secondo la maggioranza, rientra in una più ampia strategia di «resistenza» da parte delle toghe.

L’opposizione e la Chiesa contro il governo Meloni: “Spreco di risorse pubbliche”

Di fronte alla determinazione dell’esecutivo, l’opposizione non ha esitato a criticare duramente l’accordo con l’Albania. Chiara Braga, capogruppo PD alla Camera, in un’intervista a Repubblica dopo una visita ai centri di detenzione, ha denunciato la situazione: «La sentenza di Roma è la dimostrazione che il governo ha fallito».

Braga ha descritto il centro di Gjader come una struttura sproporzionata e sorvegliata in modo eccessivo, evidenziando un «evidente spreco di risorse pubbliche» e sollevando il dubbio che l’operazione possa configurare un danno erariale.

Anche la Chiesa ha preso posizione attraverso monsignor Perego, presidente della Fondazione Migrantes e della commissione migrazioni della CEI. In un’intervista a La Stampa, ha espresso forti perplessità sulla strategia migratoria del governo. «Siamo di fronte a un’operazione costosissima, con un grande dispendio di denaro pubblico, quasi un miliardo, che poteva essere usato per migliorare l’accoglienza e l’integrazione dei richiedenti asilo in Italia», ha dichiarato.

Perego ha inoltre criticato il metodo adottato per il trasferimento dei migranti, sottolineando che la procedura accelerata riduce i diritti e non garantisce sufficiente tutela per i soggetti più vulnerabili, come i minori.

Il futuro dell’accordo con l’Albania

Nonostante le critiche e gli ostacoli giudiziari, il governo ribadisce la volontà di portare avanti il progetto. «Supereremo anche questo ostacolo», fanno sapere dalla maggioranza. Tuttavia, il dibattito sull’accordo resta acceso: da un lato, il governo lo considera un pilastro della sua politica migratoria; dall’altro, magistratura, opposizione e Chiesa continuano a denunciarne l’eccessivo costo e le implicazioni legali.

Come ha fatto notare monsignor Perego, «lo Stato deve accogliere chi arriva ed esaminare le domande d’asilo sul proprio territorio», mentre la scelta dell’esternalizzazione del processo rischia di violare i diritti fondamentali dei richiedenti asilo. Il tutto come riportato da open.online

Il rischio di un danno erariale legato ai fondi stanziati per l’operazione potrebbe rappresentare una nuova battuta d’arresto per la strategia migratoria di Meloni, che si prepara a fronteggiare le prossime sfide istituzionali con una certezza: la battaglia politica sull’immigrazione è tutt’altro che conclusa.

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ultimo aggiornamento: 1 Febbraio 2025 14:15

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